CONTENUTI
Creare buoni contenuti è, indubbiamente imprescindibile per affermarsi nel mondo digitale e nel content marketing, ma per essere davvero coinvolgenti questo non basta.
Per raggiungere obiettivi reali è necessario pianificare attentamente i contenuti tramite la creazione di un piano editoriale (o più piani editoriali, a seconda delle esigenze).
Il calendario editoriale può essere creato in molti modi, a seconda degli obiettivi, delle piattaforme da gestire, ma anche a seconda della gestione organizzativa di ognuno:
non esiste un template o esempio univoco di calendario editoriale ma è possibile prendere spunto da alcuni modelli di calendari editoriali per poi creare e personalizzare il proprio.
In questo articolo ti spiegheremo
- cos’è un piano editoriale
- quali sono gli obiettivi dei piani editoriali
- chi si occupa della loro creazione
- come si crea un piano editoriale (nello specifico come si fa un piano editoriale social, come si crea un piano editoriale per blog e come si crea un piano editoriale instagram)
- ed infine, troverete utili modelli e template a cui ispirarvi per creare il vostro piano editoriale personalizzato
Quindi partiamo!
Cosa si intende per piano editoriale?
Il calendario editoriale è un documento digitale, spesso condiviso per permettere collaborazione tra le varie figure addette ai lavori, che stabilisce una sequenza temporale e un programma di pubblicazione per ogni tipo di contenuto, in altre parole contiene la pianificazione dei contenuti.
Il piano editoriale è simile al, e spesso confuso con il, calendario editoriale:
questo persegue gli stessi obiettivi di pubblicazione, creazione e programmazione ma fornisce una lettura riassuntiva ed a lungo termine, mentre il piano editoriale offre una visione quotidiana e dettagliata della programmazione dei contenuti, incluse le tempistiche (come ad esempio l’orario) di pubblicazione.
Il piano editoriale è uno strumento molto importante a livello strategico, non è solo una pianificazione fine a sé stessa ma serve ad avere una visione completa della strategia che s’intende adottare per la diffusione dei propri contenuti e varia in base agli obiettivi ed alle necessità comunicative dell’azienda e/o professionista.
Per quanto riguarda il formato i tool utilizzabili per la creazione del piano editoriale sono numerosi ed ognuno sceglie quale utilizzare secondo le proprie esigenze lavorative ed organizzative; anche in questo caso non c’è una scelta dovuta per la creazione del piano. Alcuni esempi di strumenti utilizzabili sono Trello o Google Fogli.
Chi si occupa del piano editoriale?
Tutti coloro che si occupano di content marketing dovrebbero avere accesso al piano editoriale, dal copywriter al videomaker in modo da avere sotto controllo la strategia e la programmazione di tutti i canali di comunicazione.
Come accennato sopra solitamente il piano editoriale è un documento condiviso; infatti non c’è una sola persona addetta alla creazione del piano editoriale (almeno tendenzialmente) ma un team. La buona riuscita di una content strategy fa leva anche sulla comunicazione interna, quindi sullo scambio di informazioni, idee, bisogni etc… di tutti i membri del team addetto al content marketing, e grazie al piano editoriale questo è possibile in tempo reale.
La figura preposta alla gestione dei contenuti solitamente è il content manager ed è una figura che ha competenze in vari ambiti del digital marketing: conosce i social media e sa come utilizzarli per condividere contenuti, conosce le regole della scrittura seo e sa fare una eo audit, analizza i trend di settore e ha una buona predisposizione in generale all’ascolto e alla generazione di contenuti.
Quali sono gli obiettivi di un piano editoriale?
Un piano editoriale ha molteplici obiettivi e sono tutti legati al concetto di inbound marketing ovvero la capacità di una azienda online, anche di un eCommerce, di attirare traffico organico attraverso la creazione di contenuti di valore.
Partendo dal presupposto dunque gli obiettivi di una pianificazione editoriale sono direttamente collegati a:
Aumento del Traffico:
Un piano editoriale, che può essere un piano editoriale per blog, social media o siti eCommerce aiuta ad aumentare la propria visibilità e la propria autorevolezza e allo stesso tempo generando contenuti di valore è possibile puntare ad aumentare il traffico organico al proprio sito.
Brand awareness;
Creare un buon piano editoriale da valore e luce al proprio brand e alla propria attività online, migliorando quindi la visibilità della tua azienda e allo stesso tempo anche il posizionamento, poichè ti aiuterà a far percepire meglio il valore del tuo brand, del tuo proodotto o del tuo servizio.
Generare Lead:
Utilizzando piani editoriali specifici legati a strategie di lead generation è possibile infatti aumentare i propri contatti di business e quindi aumentare anche il proprio fatturato. Un esempio pratico di piano editoriale per la lead generation? Creare una analisi, o un whitepaper da condividere con la rete dei tuoi potenziali clienti su cessione di contatto ed indirizzo email.
Fidelizzare:
Per mantenere attivi i tuoi contatti e aumentare il tasso di fidelizzazione hai bisogno di una pianificazione editoriale che preveda non solo l’utilizzo di social e blog ma anche dell’email marketing. Infatti se inizierai a condividere i contenuti che crei con i tuoi lead potrai lavorare su due fronti: lead nurturing e fidelizzazione, mantenendo il tuo posizionamento di leader esperto nel tuo settore.
Comunicare i prodotti:
Se hai un eCommerce la creazione del piano editoriale è ancora più importante perchè ti aiuta a comunicare i tuoi prodotti andando ben oltre i contenuti delle schede prodotto. Soprattutto se vendi prodotti che si prestano a vari utilizzi o hanno una certa complessità di utilizzo. In questo caso i piani editorial social e blog ti saranno utili a ricordare non solo che tipo di prodotti hai, ma soprattutto il loro valore e il valore della tua proposta unica di vendita.
Come creare un piano editoriale
La prima cosa da fare per la creazione di un piano editoriale è capire e definire attentamente gli obiettivi, in base a questi infatti si dovranno identificare gli argomenti ed il tipo di contenuti su cui lavorare. Inoltre, sempre in base agli obiettivi si deciderà su quali piattaforme concentrare la pianificazione editoriale, oppure se sarà necessario creare piani editoriali differenti per piattaforme differenti.
Ancora, sarà necessario stabilire le tempistiche per una pianificazione adeguata e questo dipende da come verrà impostato il lavoro. Potrebbe essere utile rispondere a domande quali:
- il team dedicato lavora in contemporanea ai contenuti?
- oppure è stabilito un ordine cronologico di visione e modifica del contenuto?
- quanti cicli di modifiche e feedback richiede un singolo contenuto al tuo team?
- sarà necessario ottenere l’approvazione prima della pianificazione definitiva?
Chiariti questi punti sarà possibile passare alla creazione materiale del piano editoriale con il tool più consono alle proprie necessità.
La descrizione dei piani editoriali che segue è puramente esemplificativa perchè, come specificato sopra, ognuno può creare il piano editoriale come meglio crede e soprattutto come meglio riesce ad organizzare il proprio lavoro.
A prescindere dai tool che si utilizzeranno e dalle modalità di organizzazione e gestione del piano editoriale ci sono alcune regole imprescindibili per la creazione del piano:
- Definisci gli obiettivi. Senza questi non si va da nessuna parte, sono il cuore pulsante di qualsiasi content strategy e solo in base a questi potrai passare allo step successivo che è
- Scegliere i canali di comunicazione.
Come anticipato sopra, il piano editoriale è potenzialmente realizzabile per qualsiasi tipo di contenuto digitale quindi, una volta definiti gli obiettivi, in base a questi potrai capire quali sono i canali di comunicazione utili alla tua strategia. Non è assolutamente necessario essere presenti ed attivi su TUTTI i canali poichè possono esserci canali di comunicazione che portano a risultati ottimi come canali che, con lo stesso contenuto e/o target porteranno al nulla assoluto, ancora, canali utili al raggiungimento di taluni obiettivi e canali utili ad altri.
- Scegli lo strumento più adatto alle esigenze organizzative tue e/o del team.
L’unica cosa importante è che ti aiuti ad avere una visione completa di quella che è la pianificazione dei contenuti; intendendo, per completa, una visione che non crei confusione e sia facilmente adattabile alla strategia senza dover perdere tempo a trovare le informazioni sparse per il metaverso. Non nel senso di schematica e riassuntiva (per quello c’è il CALENDARIO editoriale).
- Ora arriva il bello: definisci la content strategy.
Ricordi il primo punto? ecco, se anche avessi voluto sfidarlo ed arrivare fino qui senza obiettivi sappi che volente o nolente qui andrai in stallo.
In base agli obiettivi ed al carattere del brand ora bisogna stabilire la tipologia di contenuti da utilizzare, il tono di voce (TOV o Tone Of Voice) che dovrà essere in linea per tutti i contenuti scelti per il piano editoriale e con i valori del brand, la copertura temporale del piano,vale a dire se la programmazione dei contenuti seguirà un calendario settimanale, mensile, trimestrale e così via.
- Dai Valore ai contenuti.
No, non è sufficiente avere delle grafiche super accattivanti, delle fotografie professionali o avvalersi del miglior videomaker sulla faccia della terra. Ciò che conta è il “contenuto del contenuto”. Come detto sopra, i contenuti devono essere di valore; intercetta i bisogni, le necessità, i dubbi del tuo target e fornisci loro delle risposte o delle soluzioni attraverso i contenuti.
Sei all’inizio e non sai come dare anche un aspetto accattivante? Non ti preoccupare in questi casi “less is more” l’importante è comunicare valore in maniera chiara.
- Monitoraggio ed analisi dei risultati
Altro aspetto imprescindibile è questo. Il piano editoriale è uno strumento dinamico non statico. Monitorare i risultati dei contenuti ti aiuterà a capire cosa funziona e cosa no e, di conseguenza, ad intervenire sulla tua strategia.
Non ci rimane che addentrarci nello specifico di alcuni esempi pratici
Come si fa un piano editoriale blog (con template ed esempio)
Per la creazione di un piano editoriale per blog è necessaria una premessa:
quando si tratta di contenuti per blog la creatività ha un impatto secondario in quanto l’aspetto primario per un contenuto per blog è la SEO (Search Engine Optimization) quindi ciò che non può mancare in questo tipo di piano editoriale è una keywords research seguita dalla pianificazione di:
- Search intent
- Titolo SEO
- Keyword primaria
- Keywords secondarie
- Volumi di ricerca
oltre a questi punti specifici finalizzati alla SEO dovranno, altresì essere pianificati
- Data pubblicazione
- Argomento
- Titolo
- Autore
- Grafica per copertina e interna all’articolo (se necessaria)
- Se è necessaria e/o prevista la ricondivisione sui social e quali
- Stato di avanzamento
Scarica qui il template del piano editoriale Blog
Come fare un piano editoriale social (con template ed esempio)
Il piano editoriale social deve essere pensato come uno strumento che ti consente di pianificare i post, tenere traccia di eventi e scadenze importanti e mantenere una panoramica di tutta la tua pianificazione, con un’attenzione particolare ai contenuti visivi.
Il piano editoriale social deve tenere in considerazione alcuni fattori come il formato di contenuto predominante (video, foto, documento etc…)
Per capirci: se ti dicessi “TikTok” a quale formato faresti riferimento? Al video verticale (preferibilmente breve) ovviamente;
se per un esempio come questo, però, la risposta è immediata, non si può dire lo stesso di altre piattaforme, come ad esempio Instagram ma ne parleremo nel caso specifico.
Ancora una volta, entrano in gioco gli obiettivi.
In base a quelli individuati ed al proprio target di riferimento andrà fatta una scelta ponderata del (o dei) social su cui concentrarsi, non ha senso, e sarebbe uno spreco di tempo e soldi voler, a tutti i costi, essere presenti su tutte le piattaforme social allo stesso modo. Ci saranno sempre social su cui un brand funziona di più e social su cui funziona meno quindi individua e concentrati su quelli della prima categoria.
Lo stesso discorso vale per il TOV, puoi anche comunicare lo stesso messaggio su più social ma può ben accadere che serva riadattare il TOV del copy in base alla tipologia di utenti (non puoi comunicare allo stesso modo su Instagram e su Linkedin per esempio).
Capiti questi punti puoi procedere con la pianificazione del tuo calendario editoriale social in cui dovrai inserire:
- Data e ora pubblicazione
- Argomento
- Tipologia di contenuto
- Grafica (anteprima o link per la visualizzazione)
- Copy
- Eventuali link esterni ( ad esempio se stai facendo un post per rimandare al contenuto del blog)
- Stato avanzamento
Il piano editoriale social può essere fatto sia per singola piattaforma che in unico file, in questo caso dovrai inserire anche
- piattaforma di pubblicazione
- specifica tipologia di contenuto
- specifico copy
Ovviamente un discorso di questo tipo può valere nel momento in cui si lavora su più social in maniera sinergica e complementare; se parliamo di contenuti completamente differenti e senza alcun touch point tra loro allora non ne vale la pena.
Consiglio bonus: una cosa che può aiutarti a “cavalcare l’onda” con la comunicazione è quella di inserire nel piano editoriale anche eventuali date speciali come festività e giornate mondiali e/o internazionali. Anche in questo caso non significa sfruttarle tutte e sempre, in base ai valori del brand, al tipo di prodotto/servizio comunicato ed a molti altri fattori alcune saranno utilizzabili per adattarela tua comunicazione.
A titolo esemplificativo: se il tuo piano editoriale è per un negozio di animali potrai sfruttare date quali il 1 Aprile, la giornata mondiale del Leone (10 Agosto) e così via.
Esempio di piano editoriale social
Piano editoriale modello Scarica qui il template del piano editoriale Social
Come creare un piano editoriale Instagram (con template ed esempio)
Per quanto riguarda la creazione di un piano editoriale Instagram nello specifico, le regole di base non si discostano molto dalle precedenti.
Una cosa da inserire in questo particolare piano editoriale è uno studio degli hashtag da utilizzare. Gli hashtag aiutano a raccogliere i contenuti sotto macro (o micro) categorie, sarà dunque più semplice per i tuoi contenuti essere scoperti anche da utenti non follower se utilizzi gli hashtag giusti. Un consiglio è quello di creare dei gruppi di hashtag da utilizzare a rotazione inserendo, se necessario, hashtag specifici del contenuto, ogni volta.
Ovviamente per questo social è molto importante la qualità dell’immagine, specialmente quando vengono utilizzate foto prodotto finalizzate alla vendita dello stesso, quindi non trascurare anche questo aspetto.
Altra cosa importante, ma non essenziale, per questa piattaforma è l’organizzazione del feed. Un feed ordinato in termini di grafica, font e colori è sicuramente più attraente di un feed disordinato in cui non si percepisce subito quale sia lo scopo dei contenuti. Quindi sarebbe opportuno considerare anche questa cosa durante la creazione del piano editoriale.
Un ragionamento a sè stante va fatto per le stories, queste, proprio per loro natura, dovrebbero rispecchiare e condividere momenti reali, quindi non è necessario programmarle e crearle pedissequamente sempre, la loro funzione è anche quella di portare aggiornamenti in tempo reale, momenti di vita vera per questo si possono fare all’ultimo secondo senza troppa pianificazione.
Ultima precisazione in merito al piano editoriale Instagram: poco sopra vi abbiamo detto che per questa piattaforma social non vale il discorso del formato predominante in termini di contenuti; questo è vero in parte, nel senso che all’algoritmo di Instagram piace molto “variare”, quindi può essere che in questo momento il formato privilegiato dall’algoritmo sia il reel, ma questo potrebbe cambiare da un momento all’altro. Instagram ha avuto periodi in cui aiutava molto la diffusione di post fotografici, poi di caroselli descrittivi etc…
Quindi attenzione anche a mantenere un aggiornamento in questo senso.
Esempio di piano editoriale Instagram
Scarica qui il template piano editoriale Instagram
In conclusione
Una descrizione dettagliata ed esaustiva del piano editoriale non si può certo fornire in un articolo ma qui hai tutti gli strumenti e le informazioni di base per creare il tuo piano editoriale.
Con un’importante precisazione di cui abbiamo già accennato sopra:
spesso sentirai parlare di piano editoriale (o PED) e calendario come se fossero termini interscambiabili, in realtà sono cose diverse, l’uno è la “descrizione” dettagliata dell’altro.
Per ciò che riguarda il CALENDARIO editoriale è possibile seguire lo stesso procedimento di creazione del piano editoriale (ovviamente prima di questo) solo in maniera più schematica e riassuntiva per avere una visione a lungo termine della pianificazione.
Quindi Se vuoi portare i tuoi contenuti ad un livello successivo, un piano editoriale è la strada giusta da percorrere. Ti aiuterà a pubblicare in modo coerente e strategico. Buon lavoro!